In questa pagina ci occupiamo del bromo, una sostanza nociva poco conosciuta ma molto diffusa nei pesticidi e nei solventi. L'esposizione al bromo causa danni alla salute: vediamo nel dettaglio cos'è, dove si trova e dove viene usato e quali sono le categorie di lavoratori a rischio. Vediamo anche quali sono le malattie professionali causate dall'esposizione e quali sono i diritti dei lavoratori esposti.
Il bromo è un elemento chimico naturale, indicato con il simbolo Br nella tavola periodica. Appartiene alla famiglia degli alogeni, insieme a elementi come il cloro e lo iodio.
A temperatura ambiente si presenta come un liquido rosso-bruno, volatile e molto reattivo, con un odore forte e irritante. È uno dei pochi elementi che si trovano allo stato liquido in condizioni normali, ed è anche uno dei più pericolosi della sua categoria.
In natura, il bromo non si trova mai da solo, ma combinato con altri elementi sotto forma di sali bromurati. Si può rinvenire in piccole quantità nell’acqua di mare, nelle sorgenti salmastre, nei depositi di sale e in alcuni tipi di rocce.
Nell'industria ha numerosi impieghi. Viene usato nella produzione di ritardanti di fiamma per materiali plastici e tessili, nei pesticidi, nei prodotti per la fotografia, nei solventi industriali e nei fluidi per la perforazione dei pozzi petroliferi.
È stato anche impiegato, in passato, nella produzione di additivi per carburanti e in alcuni medicinali, anche se questi usi sono ormai molto limitati o vietati in molti paesi per ragioni di sicurezza.
L’esposizione al bromo può avvenire attraverso diverse vie. La più comune, soprattutto nei contesti lavorativi, è quella per via inalatoria: respirare i vapori di bromo, che sono molto irritanti, può avere effetti immediati sull’apparato respiratorio.
Un’altra possibile via di esposizione è quella cutanea: il contatto diretto con il bromo liquido può causare ustioni chimiche anche gravi.
Infine, sebbene meno frequente, l'ingestione accidentale può avvenire in ambienti in cui il bromo è usato senza adeguate precauzioni igieniche.
Il bromo è una sostanza tossica per l’organismo umano. L’esposizione acuta, ovvero a breve termine ma ad alte concentrazioni, può provocare irritazioni molto forti agli occhi, al naso e alla gola, oltre a tosse, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, edema polmonare.
Se assorbito in quantità elevate, può causare sintomi neurologici come mal di testa, vertigini, confusione mentale e convulsioni.
L’esposizione cronica, cioè prolungata nel tempo anche a basse dosi, è pericolosa. Può portare a disturbi del sistema nervoso centrale, irritabilità, disturbi del sonno, perdita di memoria, e problemi cutanei come eruzioni e dermatiti.
Inoltre, il bromo può avere effetti dannosi sulla tiroide, interferendo con il metabolismo degli ormoni tiroidei.
Le categorie di lavoratori più esposte al bromo sono quelle che operano in settori industriali specifici. Tra questi:
In tutti questi contesti l’esposizione può essere costante anche se a piccole dosi. Se non vengono adottate adeguate misure di prevenzione, come dispositivi di protezione individuale (DPI), sistemi di ventilazione e monitoraggio ambientale ci si può ammalare.
L’INAIL riconosce l’esposizione professionale al bromo come causa probabile in modo elevato di alcune patologie, che possono essere riconosciute come malattie professionali. Per ottenere il riconoscimento basta provare la presenza della lavorazione e della malattia perché per loro vige la presunzione legale d'origine della malattia. Tra queste:
Qui di seguito una tabella che riassume le malattie professionali correlate all'esposizione al bromo e ai suoi composti inorganici, riconosciute dall'INAIL nella Lista I (origine lavorativa di elevata probabilità):
Malattia | Codice INAIL | Codice ICD-10 |
---|---|---|
Tracheobronchite | I.1.18 | J40 |
Congiuntivite | I.1.18 | H10.4 |
Dermatite irritativa da contatto | I.1.18 | L24 |
Acne | I.1.18 | L70.8 |
Bromismo | I.1.18 | F13.2 |
Infiammazione acuta o cronica della trachea e dei bronchi, che si manifesta con tosse persistente, produzione di muco, difficoltà respiratorie, senso di oppressione toracica. La diagnosi si basa sull'anamnesi lavorativa, esame obiettivo e, se necessario, radiografie toraciche o spirometria.
Oltre all'allontanamento dall'esposizione, i sintomi si curano con broncodilatatori o corticosteroidi, e in alcuni casi antibiotici se si sospetta un'infezione batterica.
Si ha quando si infiamma la membrana che riveste l'interno delle palpebre e la parte anteriore dell'occhio. Si manifesta con arrossamento, lacrimazione, prurito, sensazione di corpo estraneo, fotofobia.
Cura: Lavaggi oculari con soluzione salina, colliri antinfiammatori o antistaminici, e protezione degli occhi durante l'esposizione a sostanze irritanti.
Si tratta di un'infiammazione cutanea causata dal contatto diretto con sostanze irritanti. Provoca rossore, secchezza, desquamazione, prurito, bruciore e, in casi gravi, formazione di vesciche.
L'intossicazione cronica da bromo, risultante da esposizione prolungata a composti bromurati causa disturbi neurologici (letargia, confusione, tremori), problemi cutanei (eruzioni, acne), disturbi gastrointestinali e, in casi gravi, alterazioni comportamentali.
La prevenzione è fondamentale per proteggere i lavoratori dai rischi legati al bromo. Oltre all’uso obbligatorio di DPI adeguati (come maschere con filtri specifici, guanti resistenti agli agenti chimici, occhiali di protezione), è indispensabile garantire una formazione continua su rischi e comportamenti sicuri.
Anche il controllo ambientale, con sistemi di ventilazione e monitoraggio costante della qualità dell’aria, gioca un ruolo chiave.
Infine, è importante promuovere la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti, attraverso visite mediche periodiche e analisi specifiche. In questo modo, è possibile individuare precocemente eventuali segnali di intossicazione o di malattia, intervenendo prima che il danno diventi grave o irreversibile.
Se siete esposti al bromo e se avete sviluppato una malattia bromo correlata o un'altra malattia professionale potete compilare il form che trovate di seguito. Riceverete una consulenza legale gratuita per ottenere tutti gli indennizzi e il risarcimento completo dei danni subiti.
Lo studio legale dell'Avvocato Ezio Bonanni è esperto di esposizione all'amianto e altre sostanze nocive e difende da decenni le vittime di esposizione dannose sul posto di lavoro.