Appuntamento: Lunedi - Venerdi: 09–13, 15–19:30
avveziobonanni@gmail.com0773 663593

Danno biologico: come ottenere il risarcimento

Il danno biologico è la lesione temporanea o permanente all'integrità psico-fisica della persona. Appartiene alla più ampia categoria del danno non patrimoniale (art. 2059 c.c. ). Questa comprende anche il danno morale ed esistenziale.

Tutte le vittime hanno diritto al risarcimento danni, patrimoniali e non patrimoniali. Possono farne richiesta anche coloro che sono stati esposti a sostanze cancerogene, come l'amianto.

Infatti, come conferma anche l'ultima monografia IARC, le fibre di asbesto, se inalate o ingerite, provocano processi infiammatori e portano all'insorgere di gravi patologie asbesto correlate.

Essendo ancora diffusi i siti contaminati in Italia, come denuncia "Il libro bianco delle morti di amianto in italia - Ed.2022", è facile essere esposti al rischio per la salute. I cittadini possono segnalare la presenza di luoghi con amianto tramite l'APP Amianto. Inoltre i cittadini esposti ad asbesto possono richiedere il totale ristoro dei danni. Tra i pregiudizi risarcibili è compreso anche il danno biologico, detto anche danno da lesione della salute, perché riguarda la violazione dei diritti inviolabili della persona.

danno biologico

Cosa si intende per danno biologico?

La definizione di danno biologico è riportata negli artt.138 e 139 del Codice delle assicurazioni private. Questo tipo di pregiudizio è una lesione dell'integrità psico-fisica che esplica un'incidenza negativa sulle attività quotidiane e sugli aspetti dinamico-relazionali della vita del danneggiato. Perciò è indipendente da eventuali ripercussioni sulla sua capacità di produrre reddito.

Affinché si possa identificare il danno subito come biologico, devono sussistere determinati elementi:

  • lesione fisica o psichica della persona;
  • compromissione delle attività vitali del soggetto;
  • esistenza di un nesso causale tra la lesione subita e la compromissione della vita del danneggiato.

Un danno, che deve essere giuridicamente riparato, deve essere la conseguenza di un comportamento doloso o colposo imputabile ad altri. Nel caso di danno biologico ciò che viene leso è il diritto di ogni persona alla salute. Questo diritto è riconosciuto e protetto nel nostro ordinamento giuridico nell'art. 32 della Costituzione, in artt. 2043 e 2059 del codice civile e in artt. 581, 582, 590 del codice penale.

Il diritto del danneggiato a conseguire il risarcimento del danno è trasmissibile agli eredi come pregiudizio iure hereditatis.

Per far luce riguardo la complessa materia della tutela risarcitoria è possibile consultare il testo dell’Avv. Bonanni “Il danno da amianto-Profili risarcitori e tutela medico-legale“.

Calcolo danno biologico e le Tabelle del Tribunale di Milano

Per quanto riguarda il risarcimento del danno biologico, occorre distinguere i danni d'invalidità per lesioni micropermanenti o lesioni macropermanenti, in materia di circolazione stradale e responsabilità medica.

Le lesioni micropermanenti hanno invalidità non superiore al 9%. In questo caso il risarcimento del danno ha come parametro di liquidazione i criteri previsti dall’art. 139 del Codice delle assicurazioni. Mentre, per le lesioni macropermanenti con invalidità permanenti superiori al 9%, si fa riferimento ai criteri di liquidazione elaborati nelle Tabelle del Tribunale di Milano.

Infine, negli altri casi di responsabilità civile, la liquidazione del danno per invalidità permanente, senza distinzione di grado di entità, avviene con l’applicazione dei criteri delle Tabelle del Tribunale di Milano.

Il grado dell'invalidità permanente viene valutato attribuendo un punteggio percentuale ai postumi permanenti, mentre la relativa liquidazione del danno avviene applicando i criteri normativi o quelli tabellari-equitativi. Questi criteri stabiliscono il valore del risarcimento, considerando l'età del danneggiato e che per ogni giorno d'invalidità temporanea risulta un punto percentuale di invalidità.

Inoltre le tabelle prevedono come criteri di liquidazione del danno:

  • unitarietà e onnicomprensività;
  • durata limitata;
  • coscienza.

La liquidazione del risarcimento prevede l’applicazione dei criteri di valutazione equitativa, rimessa alla prudente discrezionalità del giudice. Infatti l'importo del risarcimento può essere incrementato tramite personalizzazione (Cass., Sez. Un., n. 26972/08), in presenza di circostanze specifiche ed eccezionali. Queste devono essere tempestivamente provate dal danneggiato.

Assistenza e tutela legale dei diritti delle vittime

L'Avv. Ezio Bonanni è il presidente dell'ONA - Osservatorio Nazionale Amianto. Insieme si occupano della tutela dei diritti di tutte le vittime che hanno subito un danno, soprattutto dei lavoratori esposti ad amianto.

Grazie al team di avvocati specializzati è possibile ottenere una prima consulenza legale per avviare una causa risarcimento danni. Tuttavia le vittime di amianto hanno diritto a ulteriori benefici contributivi e prestazioni assistenziali.

Coloro che sono stati esposti possono fare domanda d'indennizzo o rendita INAIL e prepensionamento. Infine possono ottenere le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto, il riconoscimento dello status di Vittima del dovere, della causa di servizio, della pensione privilegiata e dell'equo indennizzo.

Richiedi la tua assistenza chiamando il numero verde 800 034 294 o compilando il form sottostante.

danno biologico numero verde
whatsapp-danno biologico

ASSISTENZA LEGALE

Richiedi una consulenza all'Avv. Ezio Bonanni
Richiedi una consulenza