Appuntamento: Lunedi - Venerdi: 09–13, 15–19:30
avveziobonanni@gmail.com0773 663593

Pleurite: cos'è, sintomi e risarcimento

La pleurite è una patologia respiratoria. Meno comune rispetto alle più consuete polmoniti o bronchiti, è spesso associata a forti dolori al petto, accompagnati da respiri profondi e tosse. In questa guida scopriamo tutto sulla pleurite, cosa la causa, i vari tipi di pleurite, sintomi, trattamento e cura. Scopriamo anche quali sono i diritti delle vittime di pleurite e come ottenere il risarcimento dei danni in caso di malattia.

Pleurite: che cos'è e cosa provoca?

Che cos’è la pleurite? La pleurite è una malattia che colpisce la pleura polmonare.

Si tratta di un’infiammazione acuta o cronica della pleura. La pleura polmonare è una sottile membrana a due strati che riveste i polmoni e l’interno della cavità toracica. All'interno dei due strati c'è una piccola quantità di liquido (liquido pleurico) che permette ai due foglietti di espandersi e scorrere senza attrito durante ispirazione ed espirazione.

L'infiammazione della pleura provoca uno spasmo causato dallo strofinamento della duplice membrana della pleura infiammata durante l’inspirazione. Questo attrito può provocare un forte dolore toracico.

In alcuni casi l’infiammazione della pleura provoca una produzione eccessiva di liquido, il quale si riversa all’interno del cavo pleurico. Si parla in questi casi di versamento pleurico.

La pleurite può avere diverse cause, prima fra tutte vi è l'origine virale (come per esempio influenza) o batterica della malattia (polmonite) che però non è la sola. La pleurite può essere infatti causata dall'esposizione a sostanze cancerogene come l'amianto che provoca tumore al polmone e mesotelioma connessi alla pleurite.

I sintomi più frequenti della pleurite

Quali sono i sintomi dell'infiammazione della pleura? Tra i sintomi della pleurite vi è sicuramente il dolore al petto, che si manifesta come “acuto, trafittivo e lancinante“, spesso accompagnato da colpi di tosse e affanno.

In generale, quindi, la malattia provoca difficoltà respiratorie, con tosse seccafebbre e forte dolore pleurico toracico. Tuttavia, alcuni pazienti possono riportare anche mal di gola, brividi, diarrea, inappetenza e perdita di peso, astenia e tachicardia.

In genere, la pleurite non crea danni a lungo termine, sebbene talvolta possa peggiorare, arrivando a favorire infezioni polmonari.

Una delle complicanze più rare è rappresentata dalla formazione di lesioni cicatriziali o aderenze che possono ostacolare la respirazione. Tali complicanze non dipendono però dalla pleurite stessa, ma piuttosto dalla causa che si pone alle origini dell’infiammazione.

Correlazione pleurite e versamento pleurico

Nei casi in cui l’infiammazione della pleura provoca una produzione eccessiva di liquido che si riversa all’interno del cavo pleurico si ha il versamento pleurico associato alla pleurite. Esso è uno dei sintomi del mesotelioma pleurico, una malattia aggressiva e ad esito spesso infausto. Per questo motivo si deve prestare particolare attenzione a questa sintomatologia. Si consiglia dunque l’esame citologico sul liquido pleurico che si svolge con toracocentesi.

L’esame citologico del liquido pleurico permette infatti di verificare l’eventuale presenza di cellule mesoteliali che possono, quindi, permettere la diagnosi del cancro della pleura. La diagnosi precoce è particolarmente importante per l'accesso a cure tempestive e con più chance di successo.

La diagnosi di pleurite viene di solito già sospettata sulla base dei sintomi del paziente. Alla visita medica, che comprende l'esame fisico e l'auscultazione del torace mediante lo stetoscopio, il medico potrà evidenziare il caratteristico sfregamento pleurico dovuto all'attrito tra i due strati di membrana che sfregano uno contro l'altro e/o la presenza di versamento pleurico.

Esami diagnostici specifici per la pleurite

Per una conferma della diagnosi di pleurite, il medico può richiedere di eseguire:

  • esami del sangue mirati a rivelare se il paziente ha un’infezione;
  • radiografia del torace;
  • tomografia computerizzata (TAC) o risonanza magnetica (NMR), sono metodiche di diagnostica per immagini che producono immagini più dettagliate, in sezione e tridimensionali;
  • ecografia, una tecnica diagnostica che utilizza gli ultrasuoni per fornire immagini dei tessuti;
  • elettrocardiogramma (ECG) e ecocardiogramma, utili per diagnosticare eventuali problemi cardiaci, che possono causare versamento pleurico e dolori toracici in assenza di pleurite;
  • toracentesi, esame che permette di ottenere un campione di liquido pleurico e sottoporlo ad analisi;
  • biopsia, che consiste nel prelievo di un campione di tessuto della pleura o del polmone per sottoporlo a successivi esami.

Terapia, trattamento e cura della pleurite

Come curare la pleurite? Essendo la maggior parte delle pleuriti di origine virale, di solito è sufficiente attendere che la pleurite si risolva spontaneamente in pochi giorni, non necessariamente attraverso farmaci o cure specifiche.

Per tenere sotto controllo il dolore toracico è previsto in questi casi un trattamento a base di antidolorifici, quali il paracetamolo e farmaci antinfiammatori non-cortisonici (FANS). Per contrastare la tosse sono invece indicati i farmaci antitussivi.

Nel caso di una accertata pleurite batterica, invece, è consigliato il trattamento tramite antibiotici per accelerare i tempi di guarigione.

cortisonici, invece, si rivelano particolarmente adatti per alleviare l’infiammazione pleurica grave.

Nei casi di versamento pleurico si consiglia di procedere con la toracentesi, un valido esame diagnostico oltre che un ottimo intervento terapico: lo scopo di tale metodica è di liberare la cavità pleurica dal liquido in eccesso, restringendo così i tempi di guarigione della pleurite.

Cause dello sviluppo della pleurite

  • Pleurite virale e batterica

La pleurite virale ha origine da infezioni virali, come l’influenza e l'adenovirus. Quella batterica ha origine da un'infezione batterica come polmonite tubercolosi.

  • Pleurite da artrite reumatoide ed embolo

Anche l’artrite reumatoide e l’embolia polmonare possono causare la pleurite. Infatti, l’artrite reumatoide, patologia infiammatoria cronica di sistema, colpisce le articolazioni, piccole e grandi, che diventano dolenti e tumefatte e si deformano con il tempo.

In molti casi, le vittime di artrite reumatoide presentano anche dolore toracico e infiammazione della pleura.

L'embolia polmonare invece è un ostruzione che può essere totale o parziale delle diramazioni dell’arteria polmonare. Nel caso di ostruzione, per embolo da trombosi venosa, insorge la pleurite.

  • Pleurite da pneumotorace

Lo pneumotorace consiste nella presenza di gas all’interno del cavo pleurico, con difficoltà respiratoria e pleurite. In particolare, l’aria si accumula nello spazio che separa il polmone dal torace, che ha difficoltà di espansione con dispnea e dolore.

Attraverso lo toracocentesi è possibile rimuovere l’accumulo di aria (pneumotorace iperteso) e quello di liquido (versamento pleurico) all’interno della cavità pleurica. Questa procedura è molto invasiva e richiede l’anestesia locale, dopo la quale si inserisce un ago o una cannula nel torace del paziente. 

  • Malattie del diaframma, polmone, torace e pleurite

In molti casi, la pleurite ha origine dalle malattie del diaframma, del polmone e del torace.

  • Fratture costali e infezioni fungine

La pleurite, come dolore della pleura, è causata anche dalle fratture costali e da infezioni fungine e parassitarie.

Pleurite e lo sviluppo di tumori pleurici

La pleura può essere aggredita da processi neoplastici, tra i quali:

  • Mesotelioma maligno della pleura
  • Neoplasie secondarie di altri tumori 
  • Tumore solitario fibroso pleurico
  • Linfomi

In questi casi, siamo di fronte a delle patologie serie, di cui la pleurite è solo un sintomo.

Il dolore al petto e alla pleura, e l’infiammazione generalizzata, a maggior ragione se costituita da placche ed ispessimenti pleurici, è il sintomo del mesotelioma pleurico.

Prevenzione per contrastare la pleurite

Si può prevenire la pleurite di origine virale o batterica praticando le norme igieniche e il controllo delle infezioni.

In caso di polmonite batterica, una appropriata e tempestiva terapia antibiotica è essenziale per ridurre il rischio di sviluppare la pleurite.

Nei casi di pleurite causata da malattie autoimmuni, la prevenzione consiste nel trattamento della malattia di base.

Pleurite causata dalle fibre di amianto

Come già detto, non tutte le pleuriti sono di origine batterica o virale. Le fibre dei minerali di amianto hanno capacità infiammatorie. Queste infiammazioni hanno la capacità di evolvere in tumori, come chiarito anche dallo IARC nell’ultima monografia, in cui è messa in luce la capacità cancerogena di tutti i tipi di amianto: Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“.

Il mesotelioma della pleura e l’amianto

Il mesotelioma pleurico è la neoplasia del mesotelio della pleura, cioè, della membrana che riveste i polmoni. È preceduto dalla fase infiammatoria della pleura, la pleurite.

Tra le malattie asbesto correlate il mesotelioma è la più aggressiva e può essere causata esclusivamente dall'esposizione all'amianto. Il mesotelioma pleurico non è l'unico tipo di mesotelioma, ma è il più frequente, con il 93% dei casi. Le altre tipologie sono il mesotelioma peritoneale, pericardico e della tunica vaginale del testicolo.

L'epidemia causata dall'amianto è in continuo aumento. Lo dimostra anche la recente pubblicazione dell'Avv. Ezio Bonanni: "Il libro bianco delle morti di amianto in Italia - Ed.2022".

L’azione delle fibre sulla pleura: placche ed ispessimenti

Le fibre di amianto hanno quindi capacità infiammatoria (Aspirin delays mesothelioma growth by inhibiting HMGB1-mediated tumor progression). Provocano malattie amianto correlate quali placche pleuriche e ispessimenti pleurici, che possono poi evolvere in malattie più gravi come le neoplasie o il mesotelioma della pleura.

Placche e ispessimenti sono inserite nella lista I dell’INAIL. In quanto tali devono essere indennizzate perché godono della presunzione legale d'origine. Tuttavia, di solito causano un danno biologico che viene calcolato come inferiore al 6% e non danno quindi diritto all'indennizzo e alla rendita INAIL. Danno diritto però ai benefici contributivi amianto e la pensione.

Pleurite e il riconoscimento delle prestazioni INAIL 

Nel caso di pleurite, ove si dimostri che l’infezione è avvenuta nel luogo di lavoro, cioè che l’agente causale sia riconducibile al lavoro, è possibile ottenere il riconoscimento di malattia professionale. In questi casi, è il medico che deve valutare se ci sono i presupposti per la prima certificazione.

Se la pleurite accompagna le placche e gli ispessimenti pleurici e se c’è il versamento pleurico, vi è la possibilità del riconoscimento di patologia asbesto correlate per esposizione professionale ad amianto.

Rivolgendovi allo studio legale dell'Avvocato Ezio Bonanni avrete modo di fare la richiesta di malattia professionale e conoscere i vostri diritti.

Pleurite risarcimento amianto: la pensione INPS

Nel caso in cui la pleurite, anche senza placche e ispessimenti pleurici, sia riconducibile ad esposizione ad amianto sussiste il diritto alle maggiorazioni contributive. Tali maggiorazioni previdenziali consistono nel moltiplicare il periodo di esposizione ad amianto con il coefficiente 1,5, valido per maturare anticipatamente il diritto al prepensionamento.

Infatti, la norma dell’art. 13, co. 7, L. 257/92 stabilisce che tutte le vittime di malattie professionali asbesto correlate hanno diritto a queste maggiorazioni al fine di evitare ulteriori esposizioni grazie alla pensione anticipata. Permettono infatti di ottenere il prepensionamento per un periodo pari al 50% del periodo di riconoscimento. Inoltre, per coloro che sono già in pensione, c’è il diritto alla rivalutazione della posizione contributiva, sempre con il coefficiente 1,5.

Tuttavia, nei casi in cui anche con tale rivalutazione, non c’è la maturazione dei tempi di pensione, a questo punto, si può decidere di chiedere la pensione di inabilità amianto.

Diritto alla pensione di inabilità INPS

Come già detto, se con i benefici contributivi amianto non c’è la maturazione del diritto a pensione si può accedere alla pensione amianto.

Questa tutela è stata inserita con l’art. 1, co. 250, L. 232/2016, recentemente integrato con il commi 250 bis e 250 ter, che hanno esteso la platea degli aventi diritto.

Per ottenere la tutela legale è sufficiente rivolgersi all’Osservatorio Nazionale Amianto e all’Avv. Ezio Bonanni.

Pleurite risarcimento amianto e le vittime del dovere

In caso di pleurite si ha quindi diritto a delle prestazioni previdenziali. Sono classificati vittime del dovere  coloro che subiscono la pleurite o altre infermità appartenenti alle Forze Armate o Comparto Sicurezza.

Le attività sono quelle di contrasto alla criminalità,  di svolgimento di servizi di ordine pubblico, nella vigilanza ad infrastrutture civili e militari, in operazioni di soccorso, in attività di tutela della pubblica incolumità, a causa di azioni recate nei loro confronti in contesti di impiego internazionale. 

Il tutto come stabilito dall’art. 1, comma 563, della Legge 266 del 2005.

Pleurite ed equiparazione vittime del dovere

In ogni caso, ove l’esposizione ad amianto provochino la pleurite, vi è diritto ad essere riconosciuti come equiparati alle vittime del dovere.

Più nello specifico, ci riferiamo all’art. 1 co. 564 della L. 266/05, che ai sensi dell’art. 1, lettera c, del DPR 243/2006, danno diritto alle stesse prestazioni delle vittime del dovere.

Infatti, coloro che  per esposizione ad amianto hanno subito la pleurite e altre malattie, hanno diritto al riconoscimento dello status di equiparati alle vittime del dovere.

Pleurite risarcimento amianto nella Marina Militare

Le prestazioni di vittima del dovere sono dovute anche a coloro che, imbarcati nelle unità navali della Marina Militare Italiana o che, in altre circostanze, sono vittima di pleurite.

Questa tutela è riconosciuta anche ai militari di leva, e in generale, a prescindere dalla sussistenza o meno di un rapporto di lavoro di pubblico impiego (SS. UU. 22753/2018).

La normativa di riferimento è quella  dell’art. 20 della L. 183 del 2010, di equiparazione delle vittime amianto per esposizione nelle unità navali della Marina Militare.

I diritti dei superstiti e il risarcimento danni

Le vittime e i loro familiari hanno diritto al risarcimento danni, sia patrimoniali sia non patrimoniali. In caso di decesso, il diritto può essere fatto valere dagli eredi, per responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.

Allo stesso modo le prestazioni previdenziali delle vittime del dovere o i beneficiari di rendita o indennizzo INAIL sono erogate ai superstiti. Questi ultimi, identificati dall’art. 6 della L. 466/1980, hanno diritto anche alla costituzione in proprio delle prestazioni.

Consulenze legali per vittime e familiari

Chiedi la tua consulenza legale per ottenere il riconoscimento dei tuoi diritti.

numero-verde-pleurite
whatsapp-pleurite

ASSISTENZA LEGALE

Richiedi una consulenza all'Avv. Ezio Bonanni
Richiedi una consulenza