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Danno morale: come ottenere il risarcimento

Il danno morale consiste in una sofferenza interiore e psicologica che il danneggiato è costretto a subire conseguentemente a un illecito altrui. Questa tipologia di pregiudizio fa parte del danno non patrimoniale, insieme al danno biologico ed esistenziale.

Tutte le vittime hanno diritto al risarcimento dannipatrimoniali e non patrimoniali. Possono farne richiesta anche coloro che sono stati esposti a sostanze cancerogene, come l'amianto.

Infatti, come conferma anche l'ultima monografia IARC, le fibre di asbesto, se inalate o ingerite, provocano processi infiammatori e portano all'insorgere di gravi patologie asbesto correlate.

Purtroppo materiali conteneti amianto sono ancora presenti in edifici privati e pubblici, come denuncia "Il libro bianco delle morti di amianto in Italia - Ed.2022". Per non rischiare di subire danni alla salute è importante evitare ogni esposizione e bonificare i siti contaminati, segnalando attraverso l'App Amianto.

danno morale

Cosa significa subire un danno morale?

La categoria del danno morale indica il patema d'animo o sofferenza interiore o perturbamento psichico, di natura meramente emotiva e interiore, subito dal danneggiato.

Si ha diritto al risarcimento del danno morale:

  • in caso di violazione dei diritti previsti dalla Costituzione italiana e in altre fonti normative, compresi i trattati internazionali;
  • quando il fatto illecito consiste in un reato.

L’autonomia ontologica del danno morale non può prescindere dal carattere omnicomprensivo della valutazione del danno non patrimoniale.

Infatti per la Corte di Cassazione, sez. III, n. 25817 del 31 ottobre del 2017 "il danno biologico (cioè la lesione della salute), quello morale (cioè la sofferenza interiore) e quello dinamico-relazionale (cioè esistenziale, consistente nel peggioramento delle condizioni di vita quotidiane, risarcibile nel caso in cui l'illecito abbia violato diritti fondamentali della persona) integrano componenti autonome dell'unitario danno non patrimoniale, le quali, pur valutate nello loro differenza ontologica, devono sempre dar luogo ad una valutazione globale".

Tuttavia è possibile ottenere il risarcimento del danno morale anche se non si è subito un pregiudizio biologico di natura fisica o psichica. Il danneggiato, però, dovrà dimostrare la sussistenza di una sofferenza interiore che sia derivata dalle modalità con cui ha percepito la lesione oppure dalle specifiche circostanze in cui si è manifestato l'illecito.

La tutela risarcitoria è una materia complessa. Per far luce sugli aspetti più controversi è possibile consultare la pubblicazione dell’Avv. Bonanni “Il danno da amianto-Profili risarcitori e tutela medico-legale“.

Come si quantifica il danno morale?

L'art. 1226 c.c. ha stabilito riguardo la quantificazione del risarcimento del danno morale, come di tutti i pregiudizi di tipo non patrimoniale, che "se il danno non può essere provato nel suo preciso ammontare, è liquidato dal giudice con valutazione equitativa".

Il calcolo del danno morale varia se esso è collegato o meno a una lesione psico-fisica. Infatti quando il danno biologico è superiore a 3 punti percentuali, quello morale viene solitamente risarcito in automatico.

Inoltre si può procedere alla personalizzazione del risarcimento entro le percentuali massime di aumento previste dalle Tabelle del Tribunale di Milano. Occorre, però, dare conto nella motivazione della sussistenza di peculiari ragioni di apprezzamento meritevoli di tradursi in una differente considerazione in termini monetari.

Sulla personalizzazione del danno si è espressa anche la Cassazione Civile, Sez. III, con sentenza n. 5691 del 23 marzo del 2016. In questa occasione, ha chiarito che la quantificazione dei danni morali in una frazione del biologico non ne esclude una misurazione superiore a quanto stabilito dalle Tabelle del Tribunale di Milano.

La tutela legale dei diritti delle vittime

L'Avv. Ezio Bonanni è il presidente dell'ONA - Osservatorio Nazionale Amianto. Insieme si occupano della tutela dei diritti di tutte le vittime. Grazie al team di avvocati specializzati è possibile ottenere una prima consulenza legale per avviare una causa risarcimento danni.

Tuttavia le vittime, come chi è esposto ad amianto, hanno diritto a ulteriori benefici contributivi e prestazioni assistenziali. Possono fare domanda per indennizzo o rendita INAIL e per il prepensionamento. Infine possono ottenere le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto, il riconoscimento dello status di Vittima del dovere, della causa di servizio, della pensione privilegiata e dell'equo indennizzo.

Richiedi la tua assistenza chiamando il numero verde 800 034 294 o compilando il form sottostante.

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