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Fattori di rischio del mesotelioma maligno

Per “fattori di rischio” si intende tutto ciò che aumenta la possibilità di contrarre una malattia. Esploriamo quelli che possono scatenare il mesotelioma.

Fattori di rischio del mesotelioma: l’amianto

Un fattore di rischio è una correlazione che rende un individuo più suscettibile alla malattia, ma non la causa direttamente.

Se ogni tipo di tumore ha un diverso fattore di rischio: il fumo, la dieta, la storia familiare o molte altre cose, nel caso del mesotelioma, ce ne sono alcuni che possono aumentare il rischio di questo tipo di cancro. L’esposizione a fibre di amianto è il principale.

Conosciamo il “nemico” numero uno per la malattia

L’amianto è un minerale che si trova in natura nel suolo e nelle rocce e in certi casi è presente anche nell'approvvigionamento idrico e nell’aria.

In passato, era impiegato largamente nell’industria del settore ferrotramviario, automobilistico e nei cantieri navali, per via delle sue straordinarie proprietà ignifughe, per la durata, resistenza ed economicità. 

Nel settore edile, l’amianto veniva usato per isolare case (cemento-amianto), tetti, tegole, soffitti, pavimenti di edifici commerciali e pubblici, comprese le scuole. Con l'amianto si realizzavano altresì maschere antigas, impianti idraulici e una serie di oggetti di uso quotidiano.

Perché è pericoloso esporsi all’amianto?

Fin quando le fibre di amianto sono intatte, esse non rappresentano alcun pericolo. Purtroppo però, per via della naturale usura dei materiali che lo contengono, le fibre possono sgretolarsi e disperdersi nell’aria. Stessa cosa avviene durante la ristrutturazione degli edifici o la rimozione di componenti realizzati in amianto.

Quando le minuscole fibre (sono molto più piccole di un capello) disperse nell'aria vengono inalate, si annidano all’interno dei polmoni. Da qui viaggiano fino alle estremità delle piccole vie aeree ed entrano nel rivestimento pleurico del polmone e della parete toracica (pericardio).

Se danneggiano le cellule della pleura, causano il mesotelioma pleurico. Se danneggiano quelle del polmone provocano l’asbestosi (tessuto cicatriziale nel polmone) e/o cancro ai polmoni o mesotelioma pericardico. Nel caso in cui le fibre vengano inalate o digerite, si può sviluppare anche il mesotelioma peritoneale nell’addome.

Esposizione amianto, un’eterna “spada di Damocle”

Il cancro legato all'esposizione all'amianto richiede molto tempo prima di manifestarsi. Il tempo di latenza tra la prima esposizione all'amianto e la diagnosi di mesotelioma si aggira di solito tra i 20 e i 50 anni. E il rischio non diminuisce nel tempo, anche se non si è più a contatto con la fibra.

Elenco delle categorie a rischio esposizione

  • Lavoratori edili: installatori di cartongesso, posatori di piastrelle ai tetti e ai pittori, probabilmente maneggiavano l'amianto quotidianamente fino alla sua messa al bando.
  • Vigili del fuoco: gli edifici vecchi spesso contenevano e contengono molti materiali contenenti amianto. In caso di incendio, le particelle di amianto vengono rilasciate nell’aria.
  • Isolatori: il contatto con le fibre di amianto disturbate poneva i lavoratori del settore a un rischio superiore alla media di inalare o ingerire particelle di amianto.
  • Idraulici: In passato, i tubi erano comunemente avvolti in amianto per l’isolamento.
  • Costruttori navali: sia il personale militare sia i civili che costruivano navi erano ad alto rischio di esposizione all’amianto. Il minerale era infatti usato per le sue proprietà isolanti e ignifughe.
  • Lavoratori delle centrali elettriche.
  • Tecnici automobilistici e lavoratori del settore ferrotramviario.
  • Militari: le caserme erano spesso coibentate con fibre di amianto. Stesso discorso vale per aeromobili, navi della Marina, basi militari, cantieri navali e veicoli.

Fattori di rischio: altre categorie esposte 

Altre occupazioni a rischio (da basso a moderato) includono:

  • Metalmeccanici
  • Idraulici
  • Falegnami
  • Elettricisti

Non esiste una soglia minima di esposizione

In passato si credeva che ci si ammalasse di mesotelioma sono dopo una lunga e protratta esposizione al patogeno. La Occupational Safety and Health Administration (OSHA), ha tuttavia precisato che "non esiste un livello sicuro di esposizione all'amianto per qualsiasi tipo di fibra di amianto".

In ogni caso, i seguenti fattori influenzano il livello di rischio.

  • Concentrazione: la quantità di amianto che un individuo ha inalato o ingerito.
  • Durata: il periodo di tempo durante il quale una persona è stata esposta e ha respirato amianto.
  • Frequenza: il numero di volte in cui una persona è stata esposta all'amianto nel corso della sua vita.

Differenza fra esposizione primaria e secondaria 

Utile a questo punto spiegare la differenza fra esposizione primaria e secondaria. La prima riguarda coloro che hanno respirato o ingerito direttamente fibre di amianto. Invece la seconda riguarda solitamente i familiari dei lavoratori, che portando a casa fibre di amianto sui vestiti, capelli e pelle, esponevano al rischio i loro cari.

L’esposizione primaria rappresenta un rischio maggiore di mesotelioma rispetto all'esposizione secondaria. Tuttavia, entrambi i tipi di esposizione hanno prodotto numerosi casi di mesotelioma.

La messa la bando dell'amianto in Italia

Da quando è emersa la connessione fra esposizione al minerale e tumori, è iniziato un lento processo che ha portato alla sua messa al bando. In Italia ciò è avvenuto grazie alla legge n. 257 del 12 marzo 1992

Nel frattempo, il numero delle vittime è salito in maniera esponenziale.

Perché è importante riconoscere i fattori di rischio?

Conoscere i fattori di rischio può aiutare le vittime del mesotelioma e i loro medici a identificare e diagnosticare il mesotelioma nelle fasi iniziali, quando è più facile da trattare. 

Fattori di rischio: esposizione agli zeolitie ed erionite

Zeoliti ed erioniti sono minerali che, chimicamente, hanno proprietà simili all'amianto. Avendo ottime proprietà di purificazione e assorbimento, sono stati utilizzati per realizzare molti prodotti ad uso commerciale e domestico, tra cui:

  • Mangime per animali;
  • detergenti;
  • lettiera per animali domestici.

Fattori di rischio: radiazioni e radioterapia

In certi casi, rari a dire il vero, le persone che sono state trattate per un altro tipo di cancro, con alte dosi di radiazioni al torace o alla pancia (addome), possono essere a più alto rischio di mesotelioma. Si ritiene infatti che la stessa radiazione che uccide le cellule tumorali possa talvolta causare lo sviluppo di mutazioni delle cellule sane che, in rari casi, portano alla terribile diagnosi.

Secondo uno studio pubblicato sull'International Journal of Cancer, il trattamento con il farmaco radioattivo Thorotrast, usato per i raggi X fino agli anni ’50, avrebbe provocato carcinoma polmonare e mesotelioma maligno.

Fattori di rischio: vaccinazione e virus SV40

Alcuni individui che hanno ricevuto una certa vaccinazione antipolio e sono stati contemporaneamente esposti all’amianto, hanno maggiore possibilità di sviluppare mesotelioma.

Un esempio è il vacuolizzante della scimmia (SV40), un virus che altera la composizione genetica delle cellule, portando potenzialmente a mutazioni che, insieme alle fibre di amianto, causano mesotelioma. Ad affermarlo, il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), secondo cui un focolaio di SV40 nelle scimmie ha accidentalmente trasformato milioni di vaccinazioni tra il 1955-1963 in una miscela letale.

Studi come quello pubblicato sulla rivista Cancer Research non sono conclusivi, ma ci sono prove sufficienti per giustificare cautela in individui noti per essere stati esposti al virus SV40.

Fattori di rischio per il mesotelioma: l’età

Il rischio di ammalarsi di mesotelioma aumenta con l’età. A sostenerlo, uno studio del 2017 pubblicato su Lung Cancer International, secondo cui circa due terzi dei pazienti con mesotelioma hanno 65 anni o più. 

Il motivo per cui il mesotelioma si sviluppa tipicamente negli anni successivi si deve alla latenza del cancro: ci vogliono da 20-50 anni perché il mesotelioma si sviluppi dopo l'esposizione iniziale all’amianto.

Fattori di rischio per il mesotelioma: genere

Il mesotelioma è molto più frequente negli uomini che nelle donne. Questo probabilmente dipende da fattori ambientali relativi ai luoghi di lavoro in cui operavano prevalentemente gli uomini. 

Tuttavia, confrontando le vittime del mesotelioma maschile e femminile, alcuni studi hanno scoperto che le vittime del mesotelioma femminile tendono a sopravvivere più a lungo. Questo perché:

  • solitamente sviluppano il mesotelioma peritoneale, una forma di cancro che ha un tempo di sopravvivenza mediano più lungo rispetto a chi è vittima del mesotelioma pleurico;
  • hanno livelli di estrogeni più elevati, fattore che, secondo alcuni studi, rallenterebbe la progressione del mesotelioma epiteliale.

In ogni caso, gli specialisti del mesotelioma stanno continuando a studiare come il genere biologico di un individuo possa contribuire al suo rischio di sviluppare la malattia.

Fattori di rischio: mutazioni genetiche

Il mesotelioma, come tutti i tumori, è causato da mutazioni genetiche che lo portano a una crescita cellulare incontrollata. Una mutazione o un cambiamento nel gene chiamato BAP1 (sopprime la crescita tumorale) è stato collegato al mesotelioma.

Quando si ha una mutazione del gene BAP1, questa cellula cancerogena non funziona correttamente. Se si aggiunge l’esposizione all’amianto, aumenta il rischio di sviluppo del cancro.

Stili di vita errati come fattori di rischio

Alcuni fattori di rischio per il mesotelioma possono essere prevenibili. Essi includono:

  • dieta, consumare frutta e verdure, mantenere il proprio peso-forma attraverso la dieta e l'esercizio fisico regolare è uno dei modi migliori per controllare questo fattore di rischio e ridurre al minimo la probabilità di sviluppare il mesotelioma;
  • consumo di sigarette perché il fumo aumenta il rischio di sviluppare il mesotelioma (i fumatori esposti all'amianto hanno il doppio delle probabilità di sviluppare la malattia);
  • consumo di alcol, infatti l’ACS-Italia (Advanced Screening Center) raccomanda di limitare il consumo di alcolici.

Fonti 

  • American Cancer Society
  • Kimberly Stump-Sutliff RN MSN AOCNS
  • L Renee Watson MSN RN
  • Preeti Sudheendra MD

ONA da sempre al fianco di malati e familiari

L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto insiste sulla necessità di evitare l’esposizione all’amianto, dal momento che non esiste una soglia minima per essere al sicuro.

L’Osservatorio Nazionale Amianto offre consulenza alle vittime dell’amianto e ai familiari. 

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