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Assistenza per il Fondo Vittime Amianto

Il Fondo Vittime Amianto (FVA), istituito con l'art. 1, commi 241/246, della L. 244/2007, è un indennizzo che si aggiunge alla rendita INAIL. È destinato alle vittime di patologie asbesto correlate, indennizzate come malattie professionali (Circolare INAIL n. 25 del 27 settembre 2021).

L'art. 1, comma 116 L. 190/2014, ha ampliato la platea dei beneficiari in favore delle vittime di mesotelioma per esposizione familiare e ambientale, con indennizzo una tantum. Questo contributo é erogato dall’INAIL agli ammalati di mesotelioma ambientale o familiare e ai loro eredi.

Assistenza legale per Fondo Vittime Amianto

Lo studio legale dell'Avvocato Ezio Bonanni e il suo staff assiste tutte le vittime dell'amianto per la tutela dei loro diritti e per ottenere l'indennizzo INAIL per malattia professionale e il prepensionamento. Contattaci attraverso il form sottostante per ricevere assistenza legale.

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Prestazioni del Fondo Vittime Amianto

Hanno diritto alla prestazione aggiuntiva Fondo Vittime Amianto i titolari di rendita INAIL per riconoscimento di patologie asbesto correlate.

Il primo acconto è corrisposto dall’INAIL con la rendita mensile. Il secondo acconto è invece corrisposto in una unica soluzione, entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento. Sono stati esclusi dalla circolare ministeriale coloro che non hanno ottenuto la liquidazione della rendita, cioè il cui grado invalidante è inferiore al 16%.

Il presupposto essenziale è che le infermità siano state causate da esposizione ad asbesto, detto anche amianto. I minerali cancerogeni sono stati impiegati in Italia, fino all'entrata in vigore della legge 257 del 1992, che ne ha messo al bando l'estrazione la commercializzazione e la produzione.

In caso di morte della vittima amianto la somma di cui al FVA è liquidata agli eredi legittimi. La Circolare INAIL n. 208 del 2018 ha stabilito le procedure e modalità di erogazione delle prestazioni del Fondo Vittime Amianto per eredi di coloro che sono deceduti per patologie asbesto correlate per esposizione all'amianto, nell’esecuzione delle operazioni portuali nei porti nei quali hanno trovato applicazione le disposizioni di cui alla legge 27 marzo 1992, n. 257.

Fondo Vittime Amianto: caratteristiche e modifiche del 2020

La prestazione aggiuntiva Fondo Vittime Amianto è una indennità non soggetta a tassazioni IRPEF ed è riconosciuta anche alle vittime della fibra Fiberflax.

Il contributo aggiuntivo del Fondo Vittime Amianto è stabilito in percentuale sulla rendita, in base dei fondi disponibili. L’INAIL eroga il conguaglio entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di pagamento del secondo acconto.

L’art. 1, comma 189, L. 205/2017, ha stabilito un incremento del Fondo Vittime Amianto dell’importo di 27.000.000€, per ciascuno degli anni dal 2018 al 2020. Questa misura non grava però sui datori di lavoro che hanno utilizzato asbesto a titolo di addizionali sui premi assicurativi.

Il Decreto del 10 dicembre 2020 ha stabilito la prestazione aggiuntiva del Fondo per le vittime dell’amianto, relativa all’anno 2020, nella misura complessiva pari al 20% della rendita INAIL percepita.

Aggiornamenti 2021: prestazioni aggiuntive

In seguito la legge del 30 dicembre 2020, n. 178 punto 356 e ss, ha presentato ulteriori novità per fondo vittime amianto 2021. A decorrere dal 1 gennaio 2021, l’INAIL, attraverso il Fondo Vittime Amianto, ha introdotto:

  • una prestazione aggiuntiva del 15% della rendita;
  • prestazione “una tantum” di 10.000 euro per i malati di mesotelioma non di origine professionale;
  • estensione delle prestazioni anche alle Unioni Civili;
  • maggiorazione contributiva per i lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario.

La prestazione aggiuntiva del 15% verrà erogata unitamente al rateo di rendita mensile. È inoltre cumulabile con le altre prestazioni spettanti a qualsiasi titolo sulla base delle norme generali e speciali dell’ordinamento.

Invece per richiedere la prestazione pari a euro 10.000, l’istanza va presentata, a pena di decadenza, entro tre anni dalla data dell’accertamento del mesotelioma. A fare domanda potranno essere l'interessato o gli eredi, in caso di decesso della vittima, attraverso il nuovo modulo 190/E.

Infine i lavoratori del settore della produzione di materiale rotabile ferroviario acquisiscono il diritto ad una maggiorazione contributiva, pari a 1,50 per il periodo di esposizione all’amianto. Essi devono, però, aver prestato la loro attività nel sito produttivo senza essere dotati degli equipaggiamenti di protezione adeguati all’esposizione alle polveri di amianto.

Aggiornamenti del Fondo Vittime Amianto 2023

La Legge 197/2022, all'art 1 comma 293 prevede un aumento delle prestazioni a favore di coloro già titolari di rendita. In particolare la percentuale che sarà aggiunta alla rendita mensile come parte del Fondo Vittime Amianto, dal 1 gennaio 2023, arriverà al 17%.

Inoltre ai malati di mesotelioma, causato da esposizione familiare o ambientale, è aumentata a 15.000 euro la prestazione una tantum.

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Come ottenere il Fondo Vittime Amianto?

Hanno diritto alla prestazione aggiuntiva Fondo Vittime Amianto i titolari di rendita INAIL in seguito a riconoscimento di patologie asbesto correlate. 

L'amianto provoca tumori e malattie gravi. Spesso queste patologie insorgono in seguito a intensa e prolungata esposizione dovuta all'attività di lavoro in luoghi con presenza di materiali di amianto o a causa dell'utilizzo di amianto quale materia prima.

Per ottenere le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto occorre ottenere il riconoscimento della malattia professionale asbesto correlata da parte dell'INAIL.

Beneficiari del Fondo Vittime Amianto

L’INAIL ha ricompreso le malattie da amianto di origine professionale in 3 Liste. Nella Lista I sono contemplate le malattie asbesto la cui origine lavorativa è di “elevata probabilità':

Queste patologie comprese nella lista I dell'INAIL sono assistite dalla presunzione legale di origine. Quindi all'assicurato sarà sufficiente affermare e dimostrare la presenza dell'amianto nel luogo di lavoro, anche per esposizione indiretta, per ottenere l'indennizzo. Con tale riconoscimento avrà diritto anche alle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto.

Nella Lista II sono invece comprese le patologie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità:

La vittima di una di queste patologie deve dimostrare il nesso causale per ottenere le prestazioni.

La Lista III comprende solo il tumore all’esofago, la cui origine lavorativa è ritenuta possibile. Anche in questo caso, con il riconoscimento dell’origine professionale asbesto correlata della patologia, l'assicurato avrà diritto al riconoscimento delle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto.

Diritto al Fondo Vittime Amianto: altre patologie

Inoltre, l'esposizione ad asbesto provoca una più alta probabilità di contrarre cardiopatie, problemi cardiovascolari e cardiocircolatori, oltre a numerose altre patologie da amianto. Anche in questo caso, sussiste il diritto al riconoscimento delle prestazioni del Fondo Vittime Amianto.

In caso di decesso della vittima, le prestazioni INAIL e del FVA sono reversibili al coniuge e ai figli (fino a maggiore età o fino a 21 anni pergli studenti e fino a 26 anni per gli universitari).

Altre prestazioni riconosciute alla vittima

Coloro che sono vittime di patologie asbesto correlate, riconosciute dall'INAIL, per effetto della esposizione ad amianto in ambito lavorativo hanno diritto all'accredito delle maggiorazioni contributive. Questi benefici contributivi permettono di rivalutare la posizione contributiva con il coefficiente 1,5, utile per il prepensionamento.

Chi è già in pensione ha diritto invece a vedersi ricostituita la posizione contributiva, con la riliquidazione della prestazione pensionistica eventualmente in godimento, con l'adeguamento dei ratei percipiendi e la liquidazione delle differenze sui ratei già percepiti.

Procedura di liquidazione Fondo Vittime Amianto

L'amianto, nonostante la messa al bando con la Legge 257/92, è ancora presente diffusamente sul territorio italiano. Denuncia questa sistuazione l'Avvocato Bonanni nella sua pubblicazione "Il libro bianco delle morti di amianto in Italia - Ed.2022". Per agevolare la segnalazione dei cittadini dei siti contaminati ed evitare, così, il rischio d'esposizione l'ONA, ha creato anche l'APP Amianto.

Il lavoratore, che è stato esposto ad amianto e che ha subito un biologico, deve recarsi dal medico curante oppure dal medico del lavoro. In caso di diagnosi di patologia asbesto correlata, si avvia la procedura INAIL di riconoscimento della malattia professionale. Con il riconoscimento della malattia professionale asbesto correlata,  si ottiene il diritto anche al riconoscimento delle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto. L'erogazione della prestazione è automatica.

Per avere maggiori informazioni e richiedere la consulenza legale si può contattate il numero verde 800034294.

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