Appuntamento: Lunedi - Venerdi: 09–13, 15–19:30
avveziobonanni@gmail.com0773 663593
hello world!
Published: Luglio 10, 2020

News Amianto: le ultime novità sul tema

News Amianto: l'Avv. Ezio Bonanni ti informa sulle ultime novità amianto. Prepensionamento, rendite inail,  riconoscimento vittima del dovere, risarcimento danni amianto. Tutte le azioni di tutela e di difesa delle vittime amianto.

Amianto news: Tutela vittime amianto

L'Avv. Ezio Bonanni ti guida nella tutela dei tuoi diritti, in caso di esposizione e danni da amianto: risarcimenti, rendite e pensioni amianto.Chiedi la tua consulenza allo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni, presso la sede di Roma (Via Crescenzio 2) e presso la sede di Latina (Via Cairoli 10).

L'Avv. Ezio Bonanni, difensore delle vittime dell'amianto, ti guida per la tutela della salute, per evitare il danno biologico amianto, e tutti gli altri pregiudizi connessi alle malattie asbesto correlate. Il mesotelioma, tumore del polmone, cancro alla laringe, cancro alla faringe, tumore dell'esofago, cancro al fegato, tumore al colon e cancro dell’ovaio, sono causati dalla esposizione fibre asbesto. A questi tumori amianto si aggiungono l'asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici e le complicazioni cardio-vascolari. L'avv. Ezio Bonanni è il Presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, associazione vittime amianto.

News Amianto: Il Giornale Sull'Amianto

Il Giornale Sull'Amianto nasce con l’intento di dare voce alle vittime e ai familiari esposti all’amianto ed altri cancerogeni ed informare i cittadini sui rischi per la salute e per l’ambiente, fornendo loro un’assistenza medica legale. Il notiziario ONA è una testata Giornalistica Registrata presso il Tribunale di Roma autorizzazione n° 113/2017 del 13.07.2017 (C.F: 97521310587).

Risarcimento danni asbesto e Fondo vittime amianto

Prosegue l'impegno dell'Avv. Ezio Bonanni e dell'ONA, per il risarcimento danni e la tutela dei diritti di malattie asbesto correlate. I famigliari della sig.ra M.M. hanno ottenuto il risarcimento di tutti i danni per la morte della loro congiunta per mesotelioma, per esposizione amianto ospedale militare Anzio.

L'avv. Ezio Bonanni ha ottenuto significativi risultati per i lavoratori esposti ad amianto nella città di Anzio, dal prepensionamento per i dipendenti Ministero della Difesa, Ospedale Militare Anzio, fino ai lavoratori dello Stabilimento Palmolive e Tubettificio Europeo di Anzio.

Coloro che hanno contratto mesotelioma hanno diritto di ottenere le prestazioni del fondo vittime amianto, e l'una tantum fino al 2020 (Amianto, Prorogata sino al 2020 l'una tantum per le vittime di mesotelioma).

Amianto nelle scuole: bonifica e smaltimento

L'amianto nelle scuole è una delle emergenze del nostro Paese. Già nel 2012, l'avv. Ezio Bonanni e dell'ONA hanno denunciato la condizione di rischio amianto in 2400 scuole, e 350 mila alunni. Necessaria la bonifica amianto nelle scuole. Nel VII rapporto RENAM sono 121 i casi di mesotelioma nel personale delle scuole.

Tutela per le vittime da esposizione ad amianto

L'avv. Ezio Bonanni ha commentato il caso delle assoluzioni nei procedimenti penali per i casi di decessi per mesotelioma e altre patologie asbesto correlate. L'avv. Ezio Bonanni consiglia l'azione civile al fine di ottenere il risarcimento dei danni (Amianto Montefibre, tutti assolti gli ex manager dello stabilimento di Verbania). Si rimarca l'assenza di tutela penale delle vittime amianto.

Lo stesso "Fondo Vittime Amianto" è stato finanziato in modo insufficiente: per saperne di più Amianto, dal governo 27 milioni l'anno per il fondo vittime). La grave emergenza relativa all’amianto presente in edifici e manufatti di tutta la nazione coinvolge anche la regione Marche e la città di Senigallia (Amianto: un problema irrisolto che continua a causare decessi). Secondo le stime dell’Ufficio Internazionale del Lavoro, sono circa 120.000 i decessi causati nel mondo ogni anno da tumori provocati dall’esposizione all’amianto, una strage: la sola Italia ne conta circa 4.000.

Ma quel che è peggio è che ancora non è passato il “picco” di casi legati all’amianto, previsto, secondo l'ONA, per il 2025. Indispensabile la prevenzione primaria all'interno del posto di lavoro è importantissima, e lo diventa ancora di più quando si lavora a contatto con sostanze cancerogene. Per questo il datore di lavoro è tenuto a garantire un lavoro salubre per tutti i suoi dipendenti (L’amianto in fabbrica, uno degli ex operai dell’indotto:

“Nessuna informazione…ci fornivano solo scarpe, guanti ed elmetto”). Le istituzioni e i Comuni devono attivarsi, anche in sinergia con il sostegno offerto dall'ONA, per cercare insieme di fermare questa carneficina, attraverso bandi di bonifica e rimozione di questa fibra killer.

I numeri della strage causata da amianto

L'Avv. Ezio Bonanni e l'ONA, unitamente ad altre Associazioni vittime amianto, hanno continuato a denunciare l'epidemia delle malattie asbesto correlate. Secondo le stime dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute), ogni anno perdono la vita, solo per asbestosi, tumore del polmone e mesotelioma, circa 107.000 persone. In Italia più di 6.000 persone muoiono per tutte le patologie asbesto correlate. L'ONA ha chiesto di porre fine alla strage (Il libro bianco delle morti di amianto in Italia, di cui è autore l'Avv. Ezio Bonanni).

Il Ministro dell'ambiente, Gen. Sergio Costa, ha istituito una speciale commissione amianto. L'Avv. Ezio Bonanni fa parte della Commissione Nazionale Amianto.

Nel nostro Paese ci sono ancora un milione di micrositi, di cui almeno 50.000 siti di una certa rilevanza con presenza di amianto e materiali contenenti amianto. Scuole, ospedali, acquedotti: l'amianto è sempre presente, è come una divinità pagana, che sembra rievocare l'immanente presenza della divinità cristiana, in senso opposto e contrario: sangue di innocenti, al contrario di Gesù Cristo sulla Croce, immolato per la salvezza dell'essere umano.

Fibronit: assolti i responsabili in processo

Il caso della Fibronit di Broni è ben noto alla cronaca. Nonostante i mille decessi e l'aumento dei casi ogni anno, continuano a non esserci colpevoli. Dopo circa 20 anni tra indagini preliminari e procedimento giudiziario nelle 3 fasi cala il sipario: la Corte di Cassazione ha pronunciato la sentenza di rigetto del ricorso del procuratore generale presso la Corte di Appello di Milano.

Ha inoltre confermato l’assoluzione per gli imputati, uno dei quali però era stato già condannato in via definitiva dalla Cassazione. “Esprimo la mia incredulità per il giudizio della Cassazione, che ha rigettato il ricorso del procuratore generale della Corte di Appello di Milano", dichiara l'Avv. Ezio Bonanni, legale di oltre 20 parti civili.

Processo Eternit News: i vari processi

L'Avv. Ezio Bonanni sostiene la mobilitazione delle vittime dell'amianto anche ben oltre le aule dei tribunali, in cui è costantemente impegnato, fermo restando il principio del rispetto della legalità. "Bene la bonifica amianto bagnoli" - così l'avv. Ezio Bonanni: Rilancio Bagnoli, via libera alla rimozione dell’amianto e all’analisi di rischio), anche se con ritardo, rispetto all'entrata in vigore della L. 257/92, e soprattutto per le condizioni di rischio dei cittadini, comprovata dai numerosi casi di mesotelioma, placche pleuriche, ispessimenti pleurici e altre malattie asbesto correlate.

Nel frattempo, l'Avv. Ezio Bonanni è stato impegnato presso il Tribunale di Torino, per il processo Eternit Bis  per saperne di più Eternit bis: domani processo al Tribunale di Torino. Ona: “Rendere giustizia alle vittime, anche di Siracusa” e Processo Eternit Bis Torino: rinvio al 15 febbraio 2018), con particolare attenzione anche per le vittime della città di Siracusa. Il magnate svizzero (Stephan Schmidheiny) è stato condannato per reato di omicidio colposo nel Processo Eternit Bis, troncone di Torino. Prosegue il processo penale in Corte di Assise presso il Tribunale di Napoli per la questione Eternit Bagnoli.

Amianto e conseguenze nell'Ilva di Taranto

È in atto una vera e propria strage di morti da amianto a Taranto e in particolar tra i lavoratori dell'ex Ilva. L'ormai ex Ilva è al centro di un dibattito di grande criticità. I primi solleciti per l'immediata bonifica di tutta l'area giungono dal lontano 1995. L'atto di Intesa della Regione Puglia aveva accordato un piano per la rimozione progressiva e definitiva dell'amianto, ma tutt'oggi la fibra amianto domina ancora su gran parte dello stabilimento.

È stato specificato a riguardo che nello stabilimento siderurgico di Taranto sono presenti ancora circa 3820 tonnellate di amianto, di cui 3700 tonnellate in matrice friabile e 120 in matrice compatta. I commissari straordinari dell'Ilva hanno quindi trasmesso al Ministero dell'Ambiente la mappa amianto per i reparti di produzione relativa agli stabilimenti di Taranto, Genova, Novi Ligure e Racconigi. L'avvocato Ezio Bonanni ha chiesto che i dipendenti dello stabilimento Ilva di Genova ottengano il prepensionamento amianto.

La pericolosità dell'amianto è dovuta alle fibre che si liberano facilmente nell'aria e dalla loro inalazione. Inoltre i rifiuti radioattivi producono radiazioni, che contaminano l'ambiente e provocano danni alla salute. L’ONA si batte da molti anni per la questione amianto in tutto il territorio italiano, fornendo assistenza legale, medica e psicologica a tutti i cittadini che ne facciano richiesta. In questi anni l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Associazione, ha avuto un operato particolarmente incisivo nell’ex stabilimento Ilva sia a Taranto che a Genova, ci sono disastrosi aspetti sociali, politici ed economici, oltre ai danni da amianto alla salute. L'ONA ha chiesto il prepensionamento per i dipendenti, sia a Taranto che a Genova.

News amianto: la strage di asbesto in Italia

Si torna a chiedere di monitorare l'intero territorio umbro. L'Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, e il Coordinatore Regionale dell'Umbria Dott. Niccolò Francesconi lo hanno ribadito anche in sede di audizione presso la Regione Umbria. La necessita di far fronte a sistemi di rilevazione per la totale bonifica dei siti a rischio. L'ONA è più volte scesa in campo per combattere questa battaglia, ma sono passati oltre dieci anni dal primo avviso. Un adeguato smaltimento eviterebbe ulteriori esposizioni.

Vittima del dovere: morire per amianto, respirato nelle unità navali della Marina Militare, che rappresenta una della quattro Forze Armate della Repubblica italiana. L'ONA e l'Avv. Ezio Bonanni hanno ottenuto significativi risultati nella tutela di coloro che sono stati esposti a condizioni di rischio, e che hanno subito delle infermità per esposizione ad asbesto. Si intende tutto il personale civile e militare delle Forze Armate e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

L'incendio della Arco Arredi di Camaiore ha rilevato la presenza di materiale amianto. Il suddetto è stato trovato: in un'aiuola di via Degli Armatori, all'ingresso dello stabilimento della ditta e sul tetto dell'azienda Naval System. In seguito al sopralluogo da parte dei tecnici dell'Arpat, è emerso che la copertura del capannone in lastre di fibrocemento risaliva agli anni settanta e conteneva presumibilmente fibre di amianto. A tale proposito sono stati prelevati due campioni, uno all'esterno e l'altro all'interno dell'area di riferimento, ed entrambi risultavano con esito positivo. Le immediate verifiche analitiche sono state sottoposte anche a gli edifici confinanti della ditta con immediata rimozione.

Recentemente è stata resa nota la presenza di una cospicua quantità di amianto ai bordi del manto d'asfalto nella strada di Carancino a Belvedere, nel siracusano. L'allarme è stato lanciato tempo fa dai residenti della zona, sostenuti dall'ONA  e dall'Avv. Ezio Bonanni e quest'oggi i consiglieri comunali Cetty Vinci e Salvo Sorbello, tornano ad interrogare l'Amministrazione per rendere nota la vicenda anche al Comune, che, con molta probabilità, non ne era a conoscenza. Il rischio è che le fibre di amianto si disperdano nell'aria causando gravi danni all'ambiente e alla salute pubblica. Alla luce di questa gravità, si richiede la rimozione delle lastre nel più breve tempo possibile per sventare il pericolo.

L'azienda OGR (Officine Grandi Riparazioni) è un grande complesso industriale di Torino che purtroppo rischia di rientrare nella lista delle cosiddette "fabbriche della morte". Gli operai che lavoravano nello stabilimento coibentavano gli pneumatici delle carrozze proprio negli anni in cui l'amianto veniva usato in abbondanza. Molti di loro hanno contratto il mesotelioma e, in molti altri casi, il tumore al polmone. Si stimano 467 decessi per amianto. Una statistica molto contestata dal momento che il rischio di esposizione era sicuro anche per i dipendenti delle ditte esterne. Da anni si chiede alle istituzioni che le OGR vengano riconosciute come sito di interesse nazionale per consentire più indagini e più tutele ai familiare degli esposti.

Il consigliere comunale Alvaro Ancisi ha segnalato lo stato di deterioramento dell'ex Istituto vendite giudiziarie di Ravenna. La struttura presenta una copertura in cemento-amianto e si trova nei pressi di alcune abitazioni. I rischi di esposizione e lo stato di degrado dell'intera area, è ben nota da molto tempo all'amministrazione comunale che tuttavia non ha mai adottato misure di precauzione per la messa in sicurezza.

Si fa quindi appello al sindaco, che come massima autorità locale, potrà intervenire per garantire dei provvedimenti cautelari affinché la fibra killer non si disperda nell'aria. Prima ancora, è stata allertata l'Arpa (Agenzia regionale per l'ambiente), la quale provvide alla sola rimozione di alcune lastre, lasciando modificato tutto il resto.

Amianto nel centro Italia: mobilitazione

Il 5 maggio 2016 è stato assunto dalla Presidenza del Consiglio e dal Comitato interministeriale e interistituzionale, il testo del disegno di legge di bilancio per l'anno 2018-2020. Secondo quanto denunciano i Segretari di Cgil, Cisl e Uil, questo sembra sprovvisto di qualsiasi riferimento al finanziamento degli interventi a favore del piano nazionale amianto.

Pertanto, si sollecita ad attuare un provvedimento che dia garanzia per la messa in opera degli interventi di bonifica, soprattutto nelle aree in località dove il rischio contaminazione è più elevato. Tra queste intendiamo le zone sismiche e tutti quei comuni ad alta incidenza di mesotelioma.

L'ONA denuncia la presenza di amianto negli edifici pubblici

Pericolo amianto anche nella sede provinciale dei vigili del fuoco di Padova. Sono stati rinvenuti dei manufatti in cemento amianto nei box riservati ai parcheggi dell'amministrazione. L'allarme è stato lanciato dall'USB vigili del fuoco provinciale, che ha evidenziato l'urgenza del problema. Si pensi infatti che gli ultimi lavori di verifica sono stati effettuati oltre vent'anni prima, senza aver mai intrapreso azioni di bonifica.

Sorge naturale la preoccupazione del personale operativo che, oltre ad aver parcheggiato nell'area di riferimento, ha maneggiato diverse volte il materiale senza alcuna protezione, compromettendo la loro salute. E' necessario provvedere ad atti di smaltimento e ad individuare eventuali responsabili.

Genitori in rivolta davanti l'asilo nido "L'Anatroccolo" di Tor Bella Monaca. Dopo la sua chiusura, avvenuta in seguito alla scoperta di materiale amianto nella struttura, i bambini sono stati spostati in altri complessi. L'emergenza non è stata proprio gestita in maniera responsabile, perché c'è anche da contare che l'asilo ha continuato a prendere le iscrizioni invece di bloccarle. I genitori, stufi di vedere i loro figli spostati come pacchi postali, hanno quindi avviato una protesta supportata anche dal Movimento Cinque Stelle e dal Partito Democratico. In seguito si è annunciato l'arrivo di una cospicua somma di denaro che servirà per l'immediata bonifica di tutto il perimetro.

Come si può intervenire sul materiale Eternit di un edificio scolastico? La soluzione più economica è quella dell'incapsulamento, con il quale si rende "innocuo" il manufatto contenente fibre di amianto senza rimuoverlo. Questo procedimento risulta inefficiente se la componente tossica si presenta logorata o danneggiata, ed è per questo che nella maggior parte dei casi si interviene con il completo smaltimento. La bonifica può essere effettuata da una ditta specializzata e iscritta alla categoria 10A dell'albo dei gestori ambientali. In questo modo si procede per una rimozione definitiva dei manufatti amianto, ma è una variabile considerata altamente costosa e complessa.

Istituzione Osservatorio Nazionale Rifiuti

L'ONA e l'Avv. Ezio Bonanni non si fermano, e rendono noto che sussiste un bando da 6 milioni per le bonifiche di amianto: certo una misura del tutto insufficiente, ma vale il principio "si comincia a sollevare la voce, ancorchè economicamente flebile dei contributi per la bonifica". Misure che l'Avv. Ezio Bonanni ha chiesto alle Istituzioni per rimuovere/bonificare l'amianto/asbesto, e così da evitare altre esposizioni ad amianto, e quindi altre malattie (mesotelioma, cancro polmonare da amianto, placche pleuriche, ispessimenti pleurici, asbestosi, etc.): una  strage tutt'ora in corso.

L'ONA ha istituito l'Osservatorio Nazionale dei Rifiuti proprio per fronteggiare l’emergenza e arginare la contaminazione dei luoghi di vita e di lavoro e i danni all’ambiente e alla salute che ne conseguono. Lo scorso anno sono state prodotto oltre 30 milioni di tonnellate di rifiuti, senza considerare quelli a rischio. L'allarme amianto è anche a Roma, nella zona della Magliana, nel sito della ex Buffetti Grafica S.p.A.. Quella dell’ex Buffetti è storia antica.

Sono ormai vecchie di dieci anni le prime sentenze che riconoscevano i benefici amianto a lavoratori del sito Buffetti presso Roma, zona Magliana. Ora si attende la bonfica del sito, già annunciata lo scorso mese. L'unica soluzione per eviatre malattie da asbesto e decessi è ricorrere alla bonifica, per fortuna molti passi sono stati fatti, anche se c'è ancora molto da fare.

Emergenza rifiuti in Italia: le segnalazioni

L'ONA fronteggia l'emergenza rifiuti, si occupa di fronteggiare l'emergenza rifiuti. Sono centinaia le segnalazioni di rifiuti, speciali e non, abbandonati lungo le strade. Attraverso la piattaforma ONA Guardie Nazionale è possibile segnalare la sospetta presenza di amianto.

L'Avv. Ezio Bonanni, presidente dell'Associazione, plaude di fronte alle iniziative intraprese da Comuni e Istituzioni per incentivare bonifica, rimuovere l'amianto ed effettuare campionamenti. Il Ministero dell’Ambiente ha corrisposto al Comune la somma di 15 mila euro messa a disposizione come contributo alla progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica di edifici pubblici contaminati da amianto, in particolare gli edifici scolastici.

Richiedi assistenza legale

ASSISTENZA LEGALE

Richiedi una consulenza all'Avv. Ezio Bonanni
Richiedi una consulenza