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Published: Gennaio 18, 2023

11 settembre: gli effetti dell’amianto si fanno sentire

Durante gli attacchi terroristici dell’11 settembre al World Trade Center, ingenti quantità di amianto furono disperse nell’aria. Gli effetti nocivi stanno causando problemi a chi fu esposto al minerale. 

L'11 settembre e la dispersione di amianto 

Gli attacchi alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001, hanno provocato la morte di 1.996 persone. Il numero delle vittime è tuttavia destinato a salire e il responsabile è un killer silente: l’amianto.

Quel maledetto giorno, il crollo causò la dispersione di 400 tonnellate di amianto polverizzato, piombo, mercurio, benzene, diossine e altri materiali da costruzione pericolosi, come vetro e cellulosa, in tutta la bassa Manhattan. Secondo le stime, a respirare la fibra furono tra 410.000 a 525.000 persone, tra cui più di 90.000 lavoratori, impegnati nelle operazioni di salvataggio e rimozione e dei rifiuti.

Dove si trovava l’amianto nel World Trade Center?

Le Torri Gemelle furono costruite alla fine degli anni Sessanta, in un periodo un cui la fibra era ampiamente utilizzata nel campo dell’edilizia per via delle sue proprietà ignifughe, per la sua resistenza ed economicità. Per tali motivi, le travi in acciaio lungo i primi quaranta piani della torre nord furono rivestite con dello spray ignifugo a base di amianto. In corso d’opera tuttavia, in previsione di regolamenti severi circa l’uso dell’asbesto, i costruttori decisero di impiegare altri materiali.

Le categorie a maggior rischio esposizione 

Dal momento che i tempi di latenza fra l’esposizione al patogeno e l’insorgenza della malattia sono lunghissimi (anche decenni), alcune categorie potrebbero essere a rischio. 

A confermarlo, uno studio del 2011 condotto sui vigili del fuoco. Secondo gli esperti, questa categoria professionale avrebbe il 19% in più di probabilità di sviluppare il cancro rispetto alla popolazione generale. Oltre ai vigili del fuoco, a rischio sarebbero anche gli operatori del Pronto Soccorso, addetti alla rimozione dei rifiuti, sopravvissuti e residenti.

Il dott. Craig Stevens, uno specialista in mesotelioma del Beaumont Cancer Institute nel Michigan, ha previsto che le malattie legate all'amianto derivanti dall'11 settembre raggiungeranno il picco entro il 2041.

Effetti sulla salute post 11 settembre

Il World Trade Center Health Registry di New York, istituito dopo l’attentato, sta monitorando gli effetti a lungo termine sulla salute.

Secondo il registro, tali effetti sulla salute includono malattie respiratorie, come l‘effetto da tosse del World Trade Center (rinosinusite cronica, asma e bronchite), condizioni gastrointestinali, cancro e condizioni psicologiche. A partire dal 2021, a quasi 24.000 persone era stato diagnosticato un cancro correlato all'11 settembre. In tutto, a più di 63.000 persone è stata diagnosticata una condizione di salute correlata all'11 settembre.

11 settembre: quante persone hanno contratto l’asbestosi?

Discorso a parte merita l’asbestosi. Ad ammalarsi di patologie asbesto correlate sarebbero state almeno 352 persone. Almeno stando all’ultimo aggiornamento del 2016. 

Il sondaggio non ha ancora riportato casi di mesotelioma, ma tre dei suoi sintomi, cioè mancanza di respiro, respiro sibilante e tosse persistente, sono stati riscontrati nell’11% delle oltre 9.000 persone esposte alla polvere. Il 46,7% ha riferito almeno uno dei sintomi descritti.

Come accennato, dati i lunghi tempi di latenza, il numero di casi di mesotelioma potrebbero aumentare. A sostenerlo, l'esperto di mesotelioma Dr. Raja Flores del Mount Sinai Hospital di New York.

Morti effettive causate dal mesotelioma 

Nel 2006, dopo aver lottato per tre anni contro il mesotelioma, è morta il paramedico e operatore di primo soccorso Deborah Reeve. A causare il decesso, l’esposizione alle fibre di amianto respirante durante l’attacco alle torri.

Stesso destino per Nick Ursta, uno dei primi soccorritori intervenuti l’11 settembre. Il vigile del fuoco è deceduto nel 2020 dopo aver contratto il mesotelioma pleurico.

La prevenzione da effettuare dopo l’11 settembre 

Dal 2011 al 2016, il Programma Sanitario del World Trade Center aveva iniziato a fornire assistenza medica e mentale a chi era sopravvissuto e aveva prestato soccorso durante l’attacco terroristico. Il governo degli Stati Uniti aveva inoltre approvato il James Zadroga 9/11 Health and Compensation Act, una legge creata per fornire assistenza medica e monitoraggio.

Il Fondo di compensazione delle vittime dell'11 settembre 2001 aveva messo a disposizione 8,1 miliardi di dollari, estendendo i benefici ai primi soccorritori, ai lavoratori delle pulizie, ai residenti di New York e ad altri soggetti che erano stati esposti alla polvere dell'11 settembre. Grazie a questa legge più di 19.000 persone hanno ricevuto un risarcimento.

I soldi del Fondo per le vittime sono finiti 

Nel 2015, il Congresso aveva votato per riautorizzare il programma. Tuttavia, nel febbraio 2019, gli amministratori del fondo hanno dichiarato che le risorse finanziare erano terminate. Cosa che ha lasciato in sospeso il 50% delle richieste. A giugno del 2019, il comitato ha approvato un disegno di legge per riautorizzare definitivamente il Fondo di compensazione delle vittime dell'11 settembre e estenderlo fino al 2092.

Fonte 

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