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Published: Settembre 16, 2022

Carcinoma esofageo: alcuni cibi potrebbero aggravarlo

Il consumo di verdure in salamoia e carne salata potrebbe essere associato al rischio di morte nei pazienti con carcinoma esofageo.

Carcinoma esofageo (ESCC) e cibi tossici

Il carcinoma esofageo a cellule squamose (ESCC) potrebbe peggiorare nei pazienti che consumano verdure in salamoia o carne salata. A sostenerlo, un nuovo studio pubblicato sull'European Journal of Clinical Nutrition.

La scoperta suggerisce pertanto che una dieta mirata potrebbero rivelarsi fondamentale. 

La Cina protagonista dello studio sui malati di carcinoma esofageo

Il cancro esofageo è un tumore maligno devastante, che può essere rilevato in una fase iniziale ma è più spesso diagnosticato come un processo avanzato. In Cina, questa malattia è causa di una vera e propria ecatombe.

Nel 2012, il 50% di tutti i casi di decessi nel mondo, si è verificato proprio nella Repubblica Popolare Cinese e nel 2018 è diventato l'ottavo tumore più comune, con quasi 600.000 nuovi casi all’anno.

Carcinoma in Cina
Foto di Marko Lovric da Pixabay 

La zona geografica con un’incidenza più elevata di casi, è la contea di Yanting, nel sud-ovest della Cina. Ed è proprio nella sua area che si è svolto lo studio prospettico di coorte sul cancro esofageo.

Hanno partecipato alla ricerca 855 pazienti di nuova diagnosi con ESCC. 

A una settimana dalla diagnosi, i pazienti hanno compilato un questionario relativo alle abitudini alimentari e all’uso di alcol e tabacco nei 5 anni precedenti la diagnosi.

I malati sono poi stati monitorati ogni 2-3 anni, fino a marzo 2020.

Alla fine del follow-up, sono sopravvissuti solo 164 pazienti (19,18%). Il tempo mediano di sopravvivenza per tutti è stato di 4,59 anni, compreso tra 0,73 e 9,15 anni. Non c'era una differenza significativa nel tempo di sopravvivenza tra uomini e donne.

Tre modelli dietetici esaminati nello studio sul carcinoma

Le abitudini alimentari sono state raggruppate in tre modelli: 

  • Modello I: alto consumo di verdure fresche, frutta, fagioli e prodotti e noci; 
  • Modello II: preferenza per verdure in salamoia, e carne salata; 
  • Modello III: elevata assunzione di carne bianca, pesce e gamberetti. 

Circa il 40% dei pazienti rientrava nel modello I, mentre le proporzioni classificate come modello II e modello III erano rispettivamente del 26% e del 34%.

L'analisi dei dati ha mostrato che ogni incremento di 10 punti del modello II era significativamente associato a un aumento del rischio di morte dell'1,7%. Né il modello I né il modello III sembravano essere correlati alla mortalità.

Ogni incremento dell'assunzione di 25 g di verdure in salamoia è stata significativamente associata a un aumento del 6,0% del rischio di morte. 

Il consumo di pesce e gamberetti è stato associato a un rischio ridotto di morte del 19,4%.

Gamberetti
Foto di Rob Owen-Wahl da Pixabay 

Il rapporto di pericolo (HR) con intervallo di confidenza del 95% (IC del 95%) è stato calcolato utilizzando il modello di pericolo proporzionale di Cox. Esso calcola la sopravvivenza, cioè il tempo intercorso tra un dato evento ed uno specifico outcome, ed è uno dei principali strumenti utilizzati nel campo della statistica medica.

Verdure in salamoia sono “agenti cancerogeni”

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (AIRC) ha classificato le verdure in salamoia come “agenti cancerogeni” del gruppo 2B

A provocare danni sarebbe il decapaggio degli alimenti, un metodo di conservazione degli alimenti che ne prolunga la vita, mediante trattamenti con nitriti/sale, affumicatura o fermentazione.

Nello specifico, il processo di decapaggio comporta la fermentazione naturale, durante la quale i nitrati si convertono in nitriti. Questi ultimi reagiscono con le ammine per formare composti N-nitroso, che provocano danni al DNA e anomalie di metilazione del DNA, in grado di promuovere la crescita delle cellule tumorali.

Carcinoma esofageo: conclusioni dello studio

Gli scienziati affermano che sono necessari ulteriori studi prospettici sul ruolo dell'assunzione dietetica post-diagnosi nella prognosi ESCC.

La ricerca è stata condotta in conformità con la Dichiarazione della World Medical Association di Helsinki e approvata dal Comitato etico dell'ospedale Shijitan di Pechino, Capital Medical University. 

Carcinoma esofageo
Foto di Davie Bicker da Pixabay 

A finanziarla, i fondi della Chongqing Natural Science Foundation, il Centro di sviluppo coordinato medico digestivo dell'Autorità ospedaliera di Pechino, il Beijing Municipal Bureau of Health e il Comitato Organizzativo del Beijing Municipal.

ONA promuove una sana alimentazione e sani stili di vita

L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), presieduta dall’avv. Ezio Bonanni, promuove sani stili di vita, associati a sane abitudini alimentari. Essi rappresentano infatti una delle forme primarie di prevenzione.

Lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni fornisce assistenza legale agli esposti ad amianto e ad altri agenti patogeni in modo da mettere in pratica la prevenzione terziaria. Essa è importante anche per gli studi epidemiologici in modo da rendere più efficace e adeguata la prevenzione primaria.

Fonti 

Zhao Y, Zhao W, Li J, Lin S, Li L, Ren Z, Lu J, Xing X, Liu X. Effetto del consumo alimentare sulla sopravvivenza del carcinoma a cellule squamose esofageee: uno studio prospettico di coorte. Eur J Clin Nutr. 2022 16 agosto [Epub prima della stampa]. doi: 10.1038/s41430-022-01194-3. PMID: 35974139

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