Obbligo di sicurezza del datore di lavoro
In questa guida parliamo dell'obbligo di sicurezza del datore di lavoro: cos'è, quali sono gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza, quelli delegabili e quelli non delegabili. La sicurezza sul lavoro è un principio cardine della legislazione in materia di tutela dei lavoratori, finalizzato a prevenire infortuni e malattie professionali. Si tratta di un insieme di norme, pratiche e misure per garantire la salute e la sicurezza di chi svolge attività lavorative, regolate dalla legge.
La sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale per il lavoratore e un dovere imprescindibile per il datore di lavoro.
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Cos’è l’Obbligo di Sicurezza del Datore di Lavoro
Al centro di questo sistema si colloca l'obbligo di sicurezza del datore di lavoro, un dovere legale e morale che si traduce in una serie di responsabilità ben definite.
Esso rappresenta l’insieme delle responsabilità che un datore ha nei confronti dei propri dipendenti per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre. Tale obbligo trova fondamento nell’articolo 2087 del Codice Civile, che stabilisce che il datore di lavoro deve adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e morale dei lavoratori.
Questo principio è stato ulteriormente sviluppato nel Decreto Legislativo 81/2008 (noto come Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro), che disciplina in modo sistematico e articolato le norme relative alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il Principio della massima sicurezza tecnologicamente possibile
L’obbligo di sicurezza non si limita all’adozione di misure minime, ma richiede che il datore di lavoro adotti tutte le precauzioni che la tecnologia e la scienza mettono a disposizione per prevenire rischi. Si tratta di un principio dinamico, che evolve con il progresso tecnologico e le nuove conoscenze in materia di prevenzione.
Come funziona l’Obbligo di Sicurezza?
L’obbligo di sicurezza del datore di lavoro si articola in una serie di misure preventive, organizzative e protettive che devono essere messe in atto per ridurre al minimo i rischi presenti nell’ambiente lavorativo.
Valutazione dei Rischi del datore di lavoro
Il primo passo per garantire la sicurezza è la valutazione dei rischi, un processo obbligatorio che il datore di lavoro deve effettuare per identificare e analizzare tutti i potenziali pericoli presenti nell'ambiente di lavoro. Questo processo culmina nella redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), che deve essere aggiornato periodicamente e ogni volta che cambiano le condizioni di lavoro.
Pianificazione della Sicurezza
Una volta individuati i rischi, il datore di lavoro deve pianificare le misure necessarie per eliminarli o ridurli al minimo. Questa fase include l’adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI), l’organizzazione di percorsi formativi per i dipendenti e l’introduzione di procedure operative sicure.
Informazione e Formazione dei lavoratori
Il datore di lavoro è tenuto a informare e formare i lavoratori sui rischi specifici legati alle mansioni che svolgono e sulle modalità di utilizzo in sicurezza di attrezzature e macchinari. La formazione deve essere aggiornata periodicamente e adeguata alle esigenze del contesto lavorativo.
Sorveglianza Sanitaria degli esposti al rischio
In alcuni settori o attività lavorative, il datore di lavoro deve garantire la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, affidando tale compito a un medico competente. Questa misura serve a monitorare lo stato di salute dei dipendenti e a prevenire malattie professionali.
Gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza
Gli obblighi del datore di lavoro sono definiti dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro e si suddividono in obblighi generali e specifici. Vediamoli nel dettaglio in un elenco che li riassumi tutti.
Obblighi Generali
- Garantire un ambiente di lavoro sicuro: adottare misure preventive per eliminare i rischi o ridurli al minimo.
- Valutare i rischi: analizzare tutte le attività lavorative per individuare potenziali pericoli.
- Redigere il DVR: predisporre un documento che sintetizzi l’analisi dei rischi e le misure adottate per gestirli.
- Informare e formare i lavoratori: comunicare i rischi specifici e fornire la formazione necessaria.
- Nominare figure responsabili: designare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e altri addetti alla sicurezza.
Obblighi Specifici
- Fornire DPI: mettere a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale adeguati.
- Manutenzione delle attrezzature: garantire che i macchinari e le attrezzature siano sicuri e mantenuti in buono stato.
- Gestione delle emergenze: predisporre piani di evacuazione e di gestione delle emergenze.
- Sorveglianza sanitaria: assicurare controlli periodici per i lavoratori esposti a rischi specifici.
Tutti gli obblighi del datore di lavoro nel dettaglio
Il Decreto legislativo del 2008 n. 81 riporta nel dettaglio gli obblighi principali del datore di lavoro in materia di sicurezza. Qui di seguito li riportiamo. I principali obblighi del datore di lavoro quindi sono:
- nominare il medico competente;
- designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dai luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;
- nell'affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;
- fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale;
- prendere misure appropriate affinché solo i lavoratori che abbiano ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;
- richiedere l’osservanza, da parte di tutti i lavoratori, delle norme vigenti e di tutte le disposizioni aziendali in materia di sicurezza, di igiene del lavoro e di uso dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e dei Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) messi a loro disposizione;
- inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze della Sorveglianza Sanitaria Obbligatoria (SSO);
- adempiere agli obblighi di informazione, formazione, addestramento;
- adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza;
- richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi;
- informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato;
- astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato;
- consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza copia del DVR;
- elaborare il documento unico di valutazione in caso di appalti;
- comunicare all’INAIL i dati relativi agli infortuni sul lavoro;
- consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nei casi previsti;
- munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento in caso di appalto/subappalto;
- convocare la riunione periodica nelle unità con più di 15 dipendenti;
- aggiornare le misure di prevenzione;
- comunicare annualmente all'INAIL i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
- vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l'obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio di idoneità;
- fornire al servizio di Prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito a natura dei rischi, organizzazione del lavoro, programmazione e attuazione delle misure preventive e protettive, descrizione degli impianti e dei processi produttivi, i dati relativi alle malattie professionali, provvedimenti adottati da organi di vigilanza.
Obblighi delegabili e non delegabili: quali sono?
Non tutti gli obblighi del datore di lavoro possono essere delegati ad altre figure. Il Testo Unico distingue chiaramente gli obblighi delegabili da quelli che restano di esclusiva competenza del datore di lavoro.
Obblighi non delegabili: quali sono?
Gli obblighi non delegabili sono quelli che implicano una responsabilità diretta e non trasferibile, ovvero:
- Valutazione dei rischi: il datore di lavoro è l’unico responsabile dell’elaborazione del DVR.
- Nomina delle figure responsabili: la designazione del RSPP e degli addetti alla sicurezza è un compito esclusivo del datore di lavoro.
- Garanzia della sicurezza generale: il datore di lavoro deve verificare che le misure di sicurezza siano effettivamente applicate.
Obblighi delegabili: quali sono?
Alcuni obblighi possono essere affidati ad altre figure, come dirigenti o preposti, attraverso una delega di funzioni. Tra questi:
- Supervisione operativa: i preposti possono monitorare l’applicazione delle misure di sicurezza.
- Formazione e informazione: possono essere delegate a figure competenti all’interno o all’esterno dell’azienda.
- Manutenzione delle attrezzature: è possibile affidare la responsabilità a tecnici specializzati.
Perché la delega sia valida, deve essere formalizzata per iscritto e deve riguardare persone dotate delle competenze necessarie per adempiere agli obblighi assegnati.
Le conseguenze dell’inadempimento dell'obbligo di sicurezza
Il mancato rispetto degli obblighi di sicurezza può avere gravi conseguenze legali, economiche e morali. Il datore di lavoro può essere ritenuto responsabile in caso di infortuni o malattie professionali e può incorrere in:
- Sanzioni amministrative: multe per violazioni delle norme di sicurezza.
- Responsabilità penale: in caso di lesioni gravi o morte, il datore di lavoro può essere perseguito penalmente.
- Obbligo di risarcimento: risarcimenti economici per danni fisici e morali ai lavoratori.